D.ssa Tiziana Schiavo

Rischi
per la salute
e la sicurezza
legati all’uso
di stampanti laser,
fotocopiatrici e
toner.

D.ssa Tiziana Schiavo

Rischi
per la salute
e la sicurezza
legati all’uso
di stampanti laser,
fotocopiatrici e
toner.

In ogni ufficio, in occasione del sopralluogo del medico competente, si sente spesso parlare di rischi per la salute legati a stampanti laser, fotocopiatrici e, in particolare, ai toner.  Vediamo dunque di capire se ci sono rischi, quali possono essere e le procedure precauzionali.
Intanto è necessario comprendere cosa avviene durante il processo di stampa e di fotocopiatura sotto l’effetto della luce e delle temperature elevate i componenti di  toner e carta reagiscono liberando composti organici volatili ma anche gas, che vengono rilasciati nell’aria circostante. La qualità e la quantità di sostanze emesse sono determinate dal tipo di toner e di carta utilizzato, dal modello e dall’età dell’apparecchio, dalla manutenzione e dalle condizioni ambientali. Già da diversi anni la Suva ( ente Svizzero analogo alla nostra INAIL) ha raccomandato delle misure mirate a ridurre i rischi legati a fotocopiatrici e stampanti laser.  Vediamo di meglio comprendere quali sono gli inquinanti derivanti dall’uso di stampanti laser e fotocopiatici.  Per quanto riguarda le emissioni di polveri, sono presenti sia polveri di carta, sia polveri di toner, con una netta prevalenza delle prime.  I toner sono costituiti da piccolissime particelle di materia termoplastica (copolimeri stirolo-acrilato, nelle stampanti ad alto rendimento in parte poliestere), che si fissano sulla carta per fusione. Come pigmenti coloranti, nei toner neri si utilizza il nerofumo (“carbon black” o nerofumo per uso industriale) o l’ossido di ferro, nei toner in altri colori invece si utilizzano pigmenti organici. Oltre a questi componenti principali, i toner comprendono diversi additivi come la cera, l’acido silicico (diossido di silicio amorfo) e, in parte, anche piccole quantità di sali metallici per controllare le proprietà elettromagnetiche. Il diametro delle particelle del toner è pari a 2 – 10 μm. I vapori organici possono essere emessi dalla fusione del toner, ma anche dal riscaldamento della carta. Sono per esempio stirolo, toluolo, etilbenzolo, xilolo, fenoli, aldeidi e chetoni, che notoriamente non fanno bene alla salute. Negli apparecchi di tipologia costruttiva più vecchia, nei materiali dei toner è stata accertata la presenza di benzolo. Sono inoltre presenti  carbonio, ferro e rame ed altri metalli, anche se in tracce, come titanio, cobalto, nichel, cromo, zinco, stronzio, zirconio, cadmio, stagno, tellurio, tungsteno, tantalio e piombo.

TOSSICITA’ DELLE EMISSIONI DI STAMPANTI LASER E FOTOCOPIATRICI

La polvere di toner è una polvere respirabile, capace di penetrare fino agli alveoli polmonari e, con le stampanti in funzione, presenta percentuali nell’ordine di <100 nm (polveri ultrafini), ma a differenza delle polveri atmosferiche, fortunatamente, non è solubile in soluzioni acquose.  Per la sua composizione, la polvere di toner è una sostanza non biodisponibile e biologicamente ha un comportamento pressoché inerte. In concentrazioni vicine a quelle reali, in caso di inalazione, ingestione e contatto con la pelle, la polvere di toner non presenta tossicità acuta specifica. In caso di accumulo di particelle di toner nel tessuto polmonare di animali da laboratorio dopo un’inalazione di lunga durata di concentrazioni elevate di toner, sono state confermate polmoniti croniche e crescita del tessuto polmonare (fibrosi). Ci chiediamo dunque se i toner hanno un effetto cancerogeno. Di norma per la valutazione delle proprietà cancerogene di una sostanza si applicano criteri come analisi epidemiologiche, frequenza del cancro in determinati gruppi professionali, sperimentazioni su animali con un’azione simile a quella del posto di lavoro, dati sperimentali e misurazioni degli agenti nell’aria ambiente. Fino ad oggi, le polveri di toner sono state classificate come sostanza non cancerogena sia nell’elenco svizzero dei valori limite, sia negli elenchi dei valori limite vigenti a livello internazionale Tutti gli studi, ad oggi, concordano nel concludere che i toner normalmente utilizzati non sono mutageni. Anche se non si può escludere a priori un effetto cancerogeno delle polveri di toner, allo stato attuale delle conoscenze, tale effetto non può essere giudicato probabile, anche in ragione della scarsa esposizione all’inalazione dei residui di toner. Per la valutazione del rischio possiamo dire che non bisogna focalizzarsi solo sulla composizione del toner, ma anche su altri fattori come la temperatura d’esercizio, la velocità di copia, la durata dell’utilizzo della fotocopiatrice, l’areazione dell’ambiente di stampa. L’Istituto professionale tedesco per la sicurezza sul lavoro BIA, in Germania, ha effettuato misurazioni estese durante il funzionamento di stampanti in bianco e nero e di stampanti a colori.. Le misurazioni di polvere di toner, cobalto e nichel hanno mostrato che la concentrazione di polvere nella zona di respirazione dei lavoratori era inferiore a quella dell’aria esterna. Durante l’uso, fotocopiatrici e stampanti rilasciano nell’ambiente anche composti organici volatili (COV), ed altre sostanze come composti dello stagno e metalli pesanti. Le concentrazioni misurate nell’aria ambiente si collocano tutte pressappoco nell’ordine dell’inquinamento di fondo della popolazione generale, quindi a quella stessa concentrazione alla quale attualmente l’uomo è esposto attraverso l’ambiente. Pertanto, sono ampiamente al di sotto del valore limite di esposizione professionale per le rispettive singole sostanze. Negli studi più recenti con monitoraggio biologico non è stata dimostrata una contaminazione maggiore dell’organismo, in riferimento ai metalli pesanti e ai componenti di solventi, neppure in caso di uso intensivo di questi dispositivi. I rapporti sui casi finora pubblicati nelle riviste di medicina dimostrano che le persone con una iperreattività aspecifica nasale o bronchiale possono sviluppare sintomi come starnuti, rinite, stimolo di tosse e disturbi respiratori. Generalmente, si tratta di reazioni aspecifiche di ipersensibilità dovute a un effetto irritativo delle emissioni. In questi casi, dunque è necessario provvedere a migliore ventilazione dell’ufficio o allo spostamento della stampante e/o della copiatrice in una stanza separata. Inoltre, soprattutto se si utilizzano stampanti e toner di vecchio tipo, bisogna provare a sostituirli con un apparecchio moderno e a basse emissioni oppure a cambiare il materiale del toner (impiego di un toner con la certificazione di compatibilità ambientale «Angelo azzurro»). In linea di massima, se si manifestano disturbi occorre verificare anche lo stato di manutenzione della copiatrice.  Quanto sopra riportato è dovuto al fatto che durante l’operazione di copiatura viene rilasciato dell’ozono in quantità non dannosa per la salute. In caso tuttavia di uso prolungato della copiatrice, soprattutto in ambiente scarsamente ventilato, l’odore diviene sgradevole. L’ozono può aumentare la reattività bronchiale all’istamina cosicché i soggetti asmatici possono presentare, in maniera soggettiva, un peggioramento della loro situazione clinica (la possibilità che tali eventi si verifichino è comunque da considerarsi remota) con particolare irritazione delle vie respiratorie.  L’uso di fotocopiatori e stampanti può provocare anche rischi per la sicurezza, che riguardano l’ elettrocuzione per contatto con elementi elettrici scoperti, le ustioni per contatto con parti calde interne all’apparecchio ed un potenziale rischio incendio. Per tale ragione il SUVA Svizzero ha pubblicato le raccomandazioni per un uso sicuro di stampanti e fotocopiatrici che impiegano toner.

Raccomandazioni riportate dal SUVA Svizzero

Premesso che nelle operazioni di fotocopiatura non esistono particolari rischi per coloro che svolgono tale attività in modo occasionale, si consiglia comunque di seguire le seguenti indicazioni.

SCELTA DELLA POSIZIONE

  • Installare le apparecchiature di elevata potenza in un ambiente separato e, se necessario, dotare questo ambiente di un impianto di aspirazione locale
  • Non direzionare le bocchette di scarico dell’aria verso le persone
  • Sottoporre gli apparecchi a manutenzione regolare
  • Optare per sistemi di toner chiusi

Evitare di collocare l’apparecchio:

– in un luogo da cui possa essere fatto cadere;
– vicino a fonti di calore;
– vicino o sotto a condizionatori d’aria;
– vicino a contenitori d’acqua o distributori di bevande;
– lungo le vie d’esodo o passaggi stretti;
– in locali dove è prevista la presenza continua di personale;
– in locali ed ambienti non adeguatamente aerati.

Collocare invece la fotocopiatrice:

  • in un locale ampio e ben ventilato
  • nelle vicinanze di un’idonea ed accessibile presa fissa di corrente elettrica;
  • lontano da tendaggi o altro materiale infiammabile, possibilmente non esposta alla luce solare diretta, all’umidità ed alla polvere;
  • sopra ad un mobile stabile e ben livellato
  • lasciando uno spazio di almeno 10 cm dalle pareti, per permettere la ventilazione

Si ricorda che le aperture della carcassa presenti sul retro, ai lati o sul fondo sono necessarie per la ventilazione; per assicurare un funzionamento affidabile dell’apparecchiatura e per proteggerla dal surriscaldamento, tali aperture non devono essere ostruite o coperte; quindi non deve essere posizionato su tappeti e superfici simili o installato a incasso a meno che non sia fornita adeguata ventilazione.

PRECAUZIONI GENERALI PER L’USO

  • nel caso la fotocopiatrice sia situata in un locale provvisto di finestre, si consiglia di arieggiare qualora si debbano effettuare operazioni prolungate di fotocopiatura, al fine di garantire un adeguato ricambio dell’aria;
  • controllare che l’apparecchiatura sia dotata di una spina con la messa a terra; se non si è in grado di infilare la spina nella presa, contattare il preposto al fine di richiedere la sostituzione della presa; non tentare di eludere lo scopo della messa a terra inserita nella spina;
  • quanto riportato al punto precedente è da ritenersi non valido se l’apparecchiatura è del tipo a  doppio di isolamento  ( indicato sulla targhetta dell’apparecchio mediante il simbolo grafico di due quadrati inseriti l’uno nell’altro)
  • nel caso sia previsto l’uso di prolunghe per l’alimentazione elettrica, queste devono essere adatte allo scopo e prive di adattatori. Gli eventuali cavi di prolunga utilizzati devono essere muniti di spina a tre punte e collegati correttamente onde assicurare un’adeguata messa a terra;
  • non appoggiare sulla fotocopiatrice vasi o recipienti contenenti acqua e oggetti del peso di 5 o più chilogrammi;
  • non sottoporre la fotocopiatrice ad urti;
  • non spegnere la macchina durante la fotocopiatura;
  • non avvicinare alcun oggetto magnetico alla fotocopiatrice;
  • non usare spray infiammabili accanto alla fotocopiatrice;
  • non cercare di togliere alcun coperchio che risulti chiuso da viti
  • nel caso si verifichi una delle situazioni di seguito elencate si deve spegnere immediatamente l’interruttore principale e contattare il centro di assistenza: cavo di alimentazione o spina danneggiati, liquido all’interno dell’attrezzatura, fotocopiatrice esposta alla pioggia o all’acqua, carcassa danneggiata, presenza di oggetti all’interno della carcassa (per es. graffette) ed evidente cambiamento delle prestazioni.
  • Se il toner viene a contatto con gli  occhi, lavarli con acqua fredda per 15 minuti.
  • Se il toner viene a contatto con la bocca, sciacquarla con grandi quantità di acqua fredda. In linea di massima, non utilizzare acqua calda o bollente (i toner diventano appiccicosi).
  • Eliminare scrupolosamente e con cautela la carta inceppata per non sollevare inutilmente polvere.

MANUTENZIONE ORDINARIA

Quando si sostituiscono le cartucce di stampa e durante la pulizia e la manutenzione degli apparecchi, si possono verificare brevi emissioni di polvere di toner. Le persone che svolgono queste attività frequentemente o abitualmente, pertanto, possono essere esposte in misura più massiccia alla polvere di toner. Per questa ragione, nei confronti di queste persone è necessario prendere i provvedimenti adeguati a ridurre l’inalazione di polvere di toner. 

Le misure principali sono:

  • prima di eseguire operazioni di pulizia, sostituzione toner, ecc.., assicurarsi che la fotocopiatrice sia spenta e prestare attenzione a non venire a contatto con parti ustionanti della macchina
  • Se la spina elettrica dovesse sporcarsi o impolverarsi, pulirla per evitare il rischio di fiammate o scariche elettriche.
  • Nel rimuovere inceppamenti o sostituire toner agire con una certa cautela onde evitare rischi di incendio o di scariche elettriche; 
  • Evitare lo spargimento del contenuto della cartuccia nell’ambiente durante la sostituzione delle cartucce, procedere con cautela e attenersi alle disposizioni date dal costruttore.
  • Le sostanze contenute nella cartuccia del toner non devono venire in contatto con gli indumenti poiché possono macchiare in modo indelebile. In caso di contatto seguire le indicazioni del costruttore e comunque non lavare con acqua calda (la polvere verrebbe fissata immediatamente).
  • DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE A seguito delle operazioni di sostituzione del toner è sempre consigliabile sciacquare le mani con acqua corrente; in alternativa è possibile indossare un paio di guanti monouso plastica/lattice (ad eccezione di coloro che sono allergici al materiale) per evitare il contatto diretto con le polveri del toner.

OBBLIGHI E DIVIETI

  • Stoccare i toner esauriti in apposito raccoglitore per la raccolta differenziata. 
  • Svolgere tutte le operazioni in modo tale da limitare lo sversamento del toner in ambiente lavorativo. 
  • Controllare che il collegamento elettrico sia in buono stato (per es. presa non danneggiata, stato di usura dei cavi elettrici).
  • È vietato aprire i pannelli o gli sportelli con la fotocopiatrice accesa e la spina inserita nella presa di corrente. 
  • È vietato introdurre qualsiasi oggetto all’interno della carcassa dell’attrezzatura attraverso le aperture, in quanto si possono toccare parti in tensione e causare cortocircuiti, con il rischio di incendio o folgorazione.
  • È vietato versare liquidi di qualsiasi tipo all’interno della fotocopiatrice.
  • Evitare di posizionare il cestino della carta nelle vicinanze della fotocopiatrice, della presa di corrente o ad altri collegamenti elettrici.

In ogni ufficio, in occasione del sopralluogo del medico competente, si sente spesso parlare di rischi per la salute legati a stampanti laser, fotocopiatrici e, in particolare, ai toner.  Vediamo dunque di capire se ci sono rischi, quali possono essere e le procedure precauzionali.
Intanto è necessario comprendere cosa avviene durante il processo di stampa e di fotocopiatura sotto l’effetto della luce e delle temperature elevate i componenti di  toner e carta reagiscono liberando composti organici volatili ma anche gas, che vengono rilasciati nell’aria circostante. La qualità e la quantità di sostanze emesse sono determinate dal tipo di toner e di carta utilizzato, dal modello e dall’età dell’apparecchio, dalla manutenzione e dalle condizioni ambientali. Già da diversi anni la Suva ( ente Svizzero analogo alla nostra INAIL) ha raccomandato delle misure mirate a ridurre i rischi legati a fotocopiatrici e stampanti laser.  Vediamo di meglio comprendere quali sono gli inquinanti derivanti dall’uso di stampanti laser e fotocopiatici.  Per quanto riguarda le emissioni di polveri, sono presenti sia polveri di carta, sia polveri di toner, con una netta prevalenza delle prime.  I toner sono costituiti da piccolissime particelle di materia termoplastica (copolimeri stirolo-acrilato, nelle stampanti ad alto rendimento in parte poliestere), che si fissano sulla carta per fusione. Come pigmenti coloranti, nei toner neri si utilizza il nerofumo (“carbon black” o nerofumo per uso industriale) o l’ossido di ferro, nei toner in altri colori invece si utilizzano pigmenti organici. Oltre a questi componenti principali, i toner comprendono diversi additivi come la cera, l’acido silicico (diossido di silicio amorfo) e, in parte, anche piccole quantità di sali metallici per controllare le proprietà elettromagnetiche. Il diametro delle particelle del toner è pari a 2 – 10 μm. I vapori organici possono essere emessi dalla fusione del toner, ma anche dal riscaldamento della carta. Sono per esempio stirolo, toluolo, etilbenzolo, xilolo, fenoli, aldeidi e chetoni, che notoriamente non fanno bene alla salute. Negli apparecchi di tipologia costruttiva più vecchia, nei materiali dei toner è stata accertata la presenza di benzolo. Sono inoltre presenti  carbonio, ferro e rame ed altri metalli, anche se in tracce, come titanio, cobalto, nichel, cromo, zinco, stronzio, zirconio, cadmio, stagno, tellurio, tungsteno, tantalio e piombo.

TOSSICITA’ DELLE EMISSIONI DI STAMPANTI LASER E FOTOCOPIATRICI

Premesso che nelle operazioni di fotocopiatura non esistono particolari rischi per coloro che svolgono tale attività in modo occasionale, si consiglia comunque di seguire le seguenti indicazioni.

SCELTA DELLA POSIZIONE

  • Installare le apparecchiature di elevata potenza in un ambiente separato e, se necessario, dotare questo ambiente di un impianto di aspirazione locale
  • Non direzionare le bocchette di scarico dell’aria verso le persone
  • Sottoporre gli apparecchi a manutenzione regolare
  • Optare per sistemi di toner chiusi

Evitare di collocare l’apparecchio:

– in un luogo da cui possa essere fatto cadere;
– vicino a fonti di calore;
– vicino o sotto a condizionatori d’aria;
– vicino a contenitori d’acqua o distributori di bevande;
– lungo le vie d’esodo o passaggi stretti;
– in locali dove è prevista la presenza continua di personale;
– in locali ed ambienti non adeguatamente aerati.

Collocare invece la fotocopiatrice:

  • in un locale ampio e ben ventilato
  • nelle vicinanze di un’idonea ed accessibile presa fissa di corrente elettrica;
  • lontano da tendaggi o altro materiale infiammabile, possibilmente non esposta alla luce solare diretta, all’umidità ed alla polvere;
  • sopra ad un mobile stabile e ben livellato
  • lasciando uno spazio di almeno 10 cm dalle pareti, per permettere la ventilazione

Si ricorda che le aperture della carcassa presenti sul retro, ai lati o sul fondo sono necessarie per la ventilazione; per assicurare un funzionamento affidabile dell’apparecchiatura e per proteggerla dal surriscaldamento, tali aperture non devono essere ostruite o coperte; quindi non deve essere posizionato su tappeti e superfici simili o installato a incasso a meno che non sia fornita adeguata ventilazione.

PRECAUZIONI GENERALI PER L’USO

  • nel caso la fotocopiatrice sia situata in un locale provvisto di finestre, si consiglia di arieggiare qualora si debbano effettuare operazioni prolungate di fotocopiatura, al fine di garantire un adeguato ricambio dell’aria;
  • controllare che l’apparecchiatura sia dotata di una spina con la messa a terra; se non si è in grado di infilare la spina nella presa, contattare il preposto al fine di richiedere la sostituzione della presa; non tentare di eludere lo scopo della messa a terra inserita nella spina;
  • quanto riportato al punto precedente è da ritenersi non valido se l’apparecchiatura è del tipo a  doppio di isolamento  ( indicato sulla targhetta dell’apparecchio mediante il simbolo grafico di due quadrati inseriti l’uno nell’altro)
  • nel caso sia previsto l’uso di prolunghe per l’alimentazione elettrica, queste devono essere adatte allo scopo e prive di adattatori. Gli eventuali cavi di prolunga utilizzati devono essere muniti di spina a tre punte e collegati correttamente onde assicurare un’adeguata messa a terra;
  • non appoggiare sulla fotocopiatrice vasi o recipienti contenenti acqua e oggetti del peso di 5 o più chilogrammi;
  • non sottoporre la fotocopiatrice ad urti;
  • non spegnere la macchina durante la fotocopiatura;
  • non avvicinare alcun oggetto magnetico alla fotocopiatrice;
  • non usare spray infiammabili accanto alla fotocopiatrice;
  • non cercare di togliere alcun coperchio che risulti chiuso da viti
  • nel caso si verifichi una delle situazioni di seguito elencate si deve spegnere immediatamente l’interruttore principale e contattare il centro di assistenza: cavo di alimentazione o spina danneggiati, liquido all’interno dell’attrezzatura, fotocopiatrice esposta alla pioggia o all’acqua, carcassa danneggiata, presenza di oggetti all’interno della carcassa (per es. graffette) ed evidente cambiamento delle prestazioni.
  • Se il toner viene a contatto con gli  occhi, lavarli con acqua fredda per 15 minuti.
  • Se il toner viene a contatto con la bocca, sciacquarla con grandi quantità di acqua fredda. In linea di massima, non utilizzare acqua calda o bollente (i toner diventano appiccicosi).
  • Eliminare scrupolosamente e con cautela la carta inceppata per non sollevare inutilmente polvere.

MANUTENZIONE ORDINARIA

Quando si sostituiscono le cartucce di stampa e durante la pulizia e la manutenzione degli apparecchi, si possono verificare brevi emissioni di polvere di toner. Le persone che svolgono queste attività frequentemente o abitualmente, pertanto, possono essere esposte in misura più massiccia alla polvere di toner. Per questa ragione, nei confronti di queste persone è necessario prendere i provvedimenti adeguati a ridurre l’inalazione di polvere di toner. 

Le misure principali sono:

  • prima di eseguire operazioni di pulizia, sostituzione toner, ecc.., assicurarsi che la fotocopiatrice sia spenta e prestare attenzione a non venire a contatto con parti ustionanti della macchina
  • Se la spina elettrica dovesse sporcarsi o impolverarsi, pulirla per evitare il rischio di fiammate o scariche elettriche.
  • Nel rimuovere inceppamenti o sostituire toner agire con una certa cautela onde evitare rischi di incendio o di scariche elettriche; 
  • Evitare lo spargimento del contenuto della cartuccia nell’ambiente durante la sostituzione delle cartucce, procedere con cautela e attenersi alle disposizioni date dal costruttore.
  • Le sostanze contenute nella cartuccia del toner non devono venire in contatto con gli indumenti poiché possono macchiare in modo indelebile. In caso di contatto seguire le indicazioni del costruttore e comunque non lavare con acqua calda (la polvere verrebbe fissata immediatamente).
  • DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE A seguito delle operazioni di sostituzione del toner è sempre consigliabile sciacquare le mani con acqua corrente; in alternativa è possibile indossare un paio di guanti monouso plastica/lattice (ad eccezione di coloro che sono allergici al materiale) per evitare il contatto diretto con le polveri del toner.

OBBLIGHI E DIVIETI

  • Stoccare i toner esauriti in apposito raccoglitore per la raccolta differenziata. 
  • Svolgere tutte le operazioni in modo tale da limitare lo sversamento del toner in ambiente lavorativo. 
  • Controllare che il collegamento elettrico sia in buono stato (per es. presa non danneggiata, stato di usura dei cavi elettrici).
  • È vietato aprire i pannelli o gli sportelli con la fotocopiatrice accesa e la spina inserita nella presa di corrente. 
  • È vietato introdurre qualsiasi oggetto all’interno della carcassa dell’attrezzatura attraverso le aperture, in quanto si possono toccare parti in tensione e causare cortocircuiti, con il rischio di incendio o folgorazione.
  • È vietato versare liquidi di qualsiasi tipo all’interno della fotocopiatrice.
  • Evitare di posizionare il cestino della carta nelle vicinanze della fotocopiatrice, della presa di corrente o ad altri collegamenti elettrici.

Raccomandazioni riportate dal SUVA Svizzero

La polvere di toner è una polvere respirabile, capace di penetrare fino agli alveoli polmonari e, con le stampanti in funzione, presenta percentuali nell’ordine di <100 nm (polveri ultrafini), ma a differenza delle polveri atmosferiche, fortunatamente, non è solubile in soluzioni acquose.  Per la sua composizione, la polvere di toner è una sostanza non biodisponibile e biologicamente ha un comportamento pressoché inerte. In concentrazioni vicine a quelle reali, in caso di inalazione, ingestione e contatto con la pelle, la polvere di toner non presenta tossicità acuta specifica. In caso di accumulo di particelle di toner nel tessuto polmonare di animali da laboratorio dopo un’inalazione di lunga durata di concentrazioni elevate di toner, sono state confermate polmoniti croniche e crescita del tessuto polmonare (fibrosi). Ci chiediamo dunque se i toner hanno un effetto cancerogeno. Di norma per la valutazione delle proprietà cancerogene di una sostanza si applicano criteri come analisi epidemiologiche, frequenza del cancro in determinati gruppi professionali, sperimentazioni su animali con un’azione simile a quella del posto di lavoro, dati sperimentali e misurazioni degli agenti nell’aria ambiente. Fino ad oggi, le polveri di toner sono state classificate come sostanza non cancerogena sia nell’elenco svizzero dei valori limite, sia negli elenchi dei valori limite vigenti a livello internazionale Tutti gli studi, ad oggi, concordano nel concludere che i toner normalmente utilizzati non sono mutageni. Anche se non si può escludere a priori un effetto cancerogeno delle polveri di toner, allo stato attuale delle conoscenze, tale effetto non può essere giudicato probabile, anche in ragione della scarsa esposizione all’inalazione dei residui di toner. Per la valutazione del rischio possiamo dire che non bisogna focalizzarsi solo sulla composizione del toner, ma anche su altri fattori come la temperatura d’esercizio, la velocità di copia, la durata dell’utilizzo della fotocopiatrice, l’areazione dell’ambiente di stampa. L’Istituto professionale tedesco per la sicurezza sul lavoro BIA, in Germania, ha effettuato misurazioni estese durante il funzionamento di stampanti in bianco e nero e di stampanti a colori.. Le misurazioni di polvere di toner, cobalto e nichel hanno mostrato che la concentrazione di polvere nella zona di respirazione dei lavoratori era inferiore a quella dell’aria esterna. Durante l’uso, fotocopiatrici e stampanti rilasciano nell’ambiente anche composti organici volatili (COV), ed altre sostanze come composti dello stagno e metalli pesanti. Le concentrazioni misurate nell’aria ambiente si collocano tutte pressappoco nell’ordine dell’inquinamento di fondo della popolazione generale, quindi a quella stessa concentrazione alla quale attualmente l’uomo è esposto attraverso l’ambiente. Pertanto, sono ampiamente al di sotto del valore limite di esposizione professionale per le rispettive singole sostanze. Negli studi più recenti con monitoraggio biologico non è stata dimostrata una contaminazione maggiore dell’organismo, in riferimento ai metalli pesanti e ai componenti di solventi, neppure in caso di uso intensivo di questi dispositivi. I rapporti sui casi finora pubblicati nelle riviste di medicina dimostrano che le persone con una iperreattività aspecifica nasale o bronchiale possono sviluppare sintomi come starnuti, rinite, stimolo di tosse e disturbi respiratori. Generalmente, si tratta di reazioni aspecifiche di ipersensibilità dovute a un effetto irritativo delle emissioni. In questi casi, dunque è necessario provvedere a migliore ventilazione dell’ufficio o allo spostamento della stampante e/o della copiatrice in una stanza separata. Inoltre, soprattutto se si utilizzano stampanti e toner di vecchio tipo, bisogna provare a sostituirli con un apparecchio moderno e a basse emissioni oppure a cambiare il materiale del toner (impiego di un toner con la certificazione di compatibilità ambientale «Angelo azzurro»). In linea di massima, se si manifestano disturbi occorre verificare anche lo stato di manutenzione della copiatrice.  Quanto sopra riportato è dovuto al fatto che durante l’operazione di copiatura viene rilasciato dell’ozono in quantità non dannosa per la salute. In caso tuttavia di uso prolungato della copiatrice, soprattutto in ambiente scarsamente ventilato, l’odore diviene sgradevole. L’ozono può aumentare la reattività bronchiale all’istamina cosicché i soggetti asmatici possono presentare, in maniera soggettiva, un peggioramento della loro situazione clinica (la possibilità che tali eventi si verifichino è comunque da considerarsi remota) con particolare irritazione delle vie respiratorie.  L’uso di fotocopiatori e stampanti può provocare anche rischi per la sicurezza, che riguardano l’ elettrocuzione per contatto con elementi elettrici scoperti, le ustioni per contatto con parti calde interne all’apparecchio ed un potenziale rischio incendio. Per tale ragione il SUVA Svizzero ha pubblicato le raccomandazioni per un uso sicuro di stampanti e fotocopiatrici che impiegano toner.

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